mercoledì 9 marzo 2016

Ultimi coriandoli

ULTIMI CORIANDOLI

Raccolgo gli ultimi coriandoli sul pavimento e mi ritrovo a sorridere, pensando al pomeriggio appena trascorso. Alla fine non è stato così male questo carnevale, penso tra me e me.
Costruire il carro e sfilare richiede sempre molta energia. Ogni anno ci ritroviamo a chiederci se ne valga la pena e quale possa essere il senso di questa attività. Le vicissitudini e i problemi da risolvere sono sempre tanti e a volte ci si scoraggia.
Oggi però mi sono fermata un attimo ad osservarci: col carro ci eravamo fermati in una strada secondaria, in attesa che la sfilata potesse continuare. La musica continuava a martellare e tutti erano entusiasti e ballavano incuranti del fatto che non ci fosse nessuno a guardarli. Piccoli e grandi ballavano insieme, sentendosi finalmente un gruppo. Avevamo smesso di prenderci troppo sul serio ed eravamo riusciti a divertirci davvero. Quegli istanti di leggerezza ridavano senso a tutto quanto e valore alla fatica che era stata fatta.
“Fino a quando il nostro cuore sarà al suo posto noi andremo avanti. Se la passione c’è perché fermarsi? Ci sarà probabilmente un punto di rendimento decrescente, un punto in cui la nostra forza inizierà a scemare. Fino ad allora ci limiteremo a tenere il passo, mettere un piede davanti all’altro al meglio delle nostre capacità. Sorridendo per tutto il tempo.” (Cit. Dean Carnazes, atleta statunitense)
Perché ha senso quindi partecipare al carnevale? Perché avvicina le persone di ogni età, fa tornare bambini e insegna a non prendersi troppo sul serio.
A volte è bello lasciarsi andare. Dovremmo darci quest’opportunità più spesso, dovremmo proprio farlo.
“E’ stato alla fine solo un sorriso, ed è costato poco darlo ma, come la luce del mattino, ha dissipato il buio e ha reso la giornata degna di essere vissuta.”(Cit. F. Scott Fitzgerald)

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