mercoledì 23 marzo 2016

Io scelgo di rallentare

IO SCELGO DI RALLENTARE


Da un po’ di giorni mi sento strana, come una foglia sospinta dal vento che sbatte di qua e di là, senza trovare la giusta direzione dove andare. A volte voglio fare troppo e vivo in corsa, dimenticando quali sono le cose che contano.

Credo che sia arrivato il momento di rallentare, di ridefinire le mie priorità. 

Io sono una persona fortunata perché mi trovo esattamente dove vorrei essere. Ho una famiglia bellissima, un lavoro che amo e che ho scelto e riesco a trovare il tempo per leggere e per scrivere. Se dovessi valutare la mia vita in questo momento so che non saprei cos'altro aggiungere.
Il problema è che sono sempre di corsa. Spesso fatico a concentrarmi sul presente e la mia mente si proietta istintivamente  sull'attività successiva, perdendomi il bello di quello che sto facendo. Leggo e penso che dovrei scrivere, scrivo l’articolo per il  giorno successivo e penso che sono in ritardo per condividere quello di oggi, condivido l’articolo del giorno e penso che dovrei già svegliare mio figlio per portarlo all'asilo. Corro sempre ultimamente e, a volte, ho la sensazione di non raggiungermi mai; appena c’è qualcosa che non va secondo i miei piani mi scoraggio e nel badare all'ansia che mi prende, perdo altro tempo.
Bene, è arrivato il momento di rallentare e di rivedere le miei priorità. Se non riesco a fare tutto, devo scoprire ciò a cui non voglio rinunciare. Inizio a togliere da me tutte le distrazioni che invadono la mia mente, lasciandomi spossata: quante copie venderò del mio libro, quante persone riesco a raggiungere con i miei post, quanti sono gli ingressi nel mio blog. Con i numeri non ho mai avuto un bel rapporto. Provo a non prestare loro più attenzione del necessario. Già mi viene da tirare un bel sospiro di sollievo. Io amo scrivere e farò di tutto per diffondere le cose che scrivo, mettendole a disposizione degli altri. Ultimamente però mi sono accorta che sono poche le persone che hanno la costanza di leggere i miei racconti fino alla fine. Tale consapevolezza mi ha un po’ scoraggiata. Ho deciso però di dedicare il tempo che prima utilizzavo per controllare i numeri a migliorare ciò che scrivo, ad informarmi e a cercare ispirazione nella vita. Decisamente questa scelta mi fa stare meglio.
Amo il mio lavoro da educatrice e penso che non potrei mai rinunciare ad esso. Le cose da programmare però sono sempre tante e a volte le preoccupazioni mi portano lontano dai bambini. Per fortuna sono loro a chiedermi attenzioni e a riportarmi sul qui e ora. Lavorare con i bambini è una grande fortuna. Loro hanno la capacità di non farmi pensare ad altro. Per giocare con un bambino devi esserci totalmente e la mente non può essere altrove. Chissà quante volte mi sarei già persa se non avessi loro! Se non riuscirò a programmare tutto nei  minimi dettagli, mi concentrerò su ciò che posso fare, non su ciò che dovrei fare.
Dopo un’intera giornata di lavoro arrivo a casa stanca e provata. A volte non ho più energie e vorrei solo coricarmi sul divano e rilassarmi. Però la sera è l’unico momento in cui posso stare con mio figlio e mio marito. Vorrei poter dare loro di più ma i miei occhi spesso si chiudono. È a causa della consapevolezza di non dare loro abbastanza che l’ansia ritorna a farsi sentire. Credo che il punto cruciale sia proprio questo. Scelgo di rallentare su tutto il resto e lo faccio per loro, per avere ancora delle energie di qualità da dedicare.
Ieri mattina stavo cercando di modificare un’immagine. Il programma di grafica non mi permetteva di ottenere un risultato pulito e mi iniziavo ad irritare perché non riuscivo ad ottenere un risultato accettabile. Mio figlio era seduto vicino a me. Mi ha guardato un po’ e poi mi ha detto: «Mamma se questo ti fa arrabbiare, vieni a giocare con me e lascialo perdere.» Mi sono fermata ad osservarlo e ho capito che, nella sua ingenuità, mi stava insegnando qualcosa di importante.


Quanto tempo perdiamo per cose inutili? Cerchiamo di essere perfetti e intanto la vita ci scorre davanti e noi neanche ce ne accorgiamo. Io scelgo di rallentare e scelgo le persone. Il fondo delle mie energie lo lascio per il resto, non per quello che conta di più di tutto. 

3 commenti:

  1. Come donna lavoratrice e madre mi sono riconosciuta nel tuo bel post. Però non avrei mai voluto cambiare la mia vita. Sono ormai prossima alla pensione e adesso mi capita più spesso di vivere il presente e ne sono contenta. Spero che la pensione mi regali questa nuova dimensione! In bocca al lupo per la tua bella vita piena!

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    1. Anch'io non vorrei mai cambiare la mia vita ma darmi delle priorità sì. Ti auguro una bellissima giornata! Un bacio. Laura

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