domenica 6 marzo 2016

Il serpente d'acqua

IL SERPENTE D’ACQUA




Immagina di trovarti su una radura. Il tuo deltaplano è vicino a te. Ti alzi e con movimenti lenti e sicuri inizi a preparare l’imbragatura. Il tuo cuore martella nel petto, emozionato dal grande salto. Quando sei pronto tiri un lungo sospiro e senti l’adrenalina salire in te, fino a colmare le tue vene. Chiudi gli occhi e inizi a correre. I tuoi piedi battono il terreno ed è con un ultimo salto che ti ritrovi in cielo.
Sorvoli una grande roccia e ti sembra quasi di toccarla, viri all’ultimo momento e sotto di te si apre un abisso profondo che ti toglie il fiato.
Il grande serpente blu scorre impetuoso al fondo del baratro; ai lati si innalzano al cielo rocce, guglie e pinnacoli dalle mille sfumature. Il rosso, l’arancione e il marrone si mischiano creando scenari indimenticabili.
Scendi fino all’acqua e continui a volare basso, sospinto dalle correnti che ti spingono avanti. Gli spruzzi dell’acqua ti bagnano il viso e sanno di sole, di terra, di canti antichi e di rituali magici.
Atterri in un pianoro e respiri a pieni polmoni, riempiendoti gli occhi di tutta la bellezza che ti circonda. Intorno a te c’è un silenzio che urla e senti la vita martellarti nel petto.

“E poi, il nulla. Forse solo… il rumore del silenzio, come quello che sentono gli uccelli quando volano in alto sopra la terra respirando l’aria pura e fresca della libertà.”
-Fannie Flagg-

Questo è il Grand Canyon, un pezzo di mondo dove il tempo si arresta e si fissa nella roccia per sempre.

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