giovedì 11 febbraio 2016

Vuoi giocare con me?

VUOI GIOCARE CON ME?



«Bambini, ma voi giocate con mamma e papà?»
«No, non molto.»
«Mamma deve cucinare.»
«Papà arriva tardi dal lavoro.»
«Mamma è sempre al telefono.»
«Papà alla sera guarda la TV.»
Ho provato a fare questa domanda a molti bambini e le risposte erano sempre le stesse. Credo che sia preoccupante tale evidenza. I bambini hanno bisogno di giocare con noi, e, diciamolo, anche noi abbiamo bisogno di giocare e di tornare bambini con loro.

“Quando giocano, i bambini sono concentrati, cooperativi, creativi… e felici. Il gioco è il modo in cui essi si impadroniscono del mondo, lo esplorano, apprendono dalle nuove esperienze e si riprendono dalle loro piccole e grandi sofferenze. Tuttavia, giocare non è sempre facile per noi adulti, perché abbiamo dimenticato tanto. E a volte ci sentiamo incapaci di entrare in contatto con i nostri figli: da troppo tempo non siamo più bambini.” Lawrence J. Cohen – Gioca con me-

 
A volte si innalzano inconsapevolmente dei muri emotivi tra adulti e bambini e il gioco diventa l’unico modo per farli crollare.
“Quando siamo esausti e al limite delle forze, pensiamo che giocare sia solo uno spreco di energie. Tuttavia se ci mettiamo a giocare con i nostri figli, scopriamo che improvvisamente abbiamo energia per divertirci e per trovare soluzioni creative a problemi spinosi. Se non giochiamo, ci perdiamo molto più del divertimento. Il gioco è il momento in cui i nostri figli rivelano i sentimenti più profondi e le esperienze di cui non vogliono e non riescono a parlare.
Abbiamo bisogno di ascoltare ciò che hanno da dire e loro hanno bisogno di condividerlo. Ecco perché dobbiamo raggiungerli dove abitano loro, alle loro condizioni. I bambini non dicono: «Ho avuto una giornataccia a scuola, posso parlartene?». Dicono: «Giochi con me?» Se rispondiamo di sì, giocando metteranno in scena la loro esperienza meglio che possono. Alla fine del gioco si sentiranno più fiduciosi e amati. Se sanno che non giocheremo con loro, probabilmente non ce lo chiederanno nemmeno. Baderanno ai fatti loro e noi ai nostri e avremo perso un’occasione per ritrovare la connessione.» ” Lawrence J. Cohen –Gioca con me-

I nostri bambini hanno bisogno di noi e noi di loro. E allora cosa aspettiamo? Lasciamoci andare e dedichiamo loro del tempo di qualità, facciamoci travolgere dalle loro avventure fantastiche, sediamoci sul tappeto con loro e facciamo in modo che sentano la nostra presenza. Il cellulare può aspettare, anche le pulizie di casa e la televisione. Loro però non aspetteranno. In un momento saranno grandi e noi avremo perso la nostra occasione per sempre. 

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