domenica 28 febbraio 2016

Col piede giusto

COL PIEDE GIUSTO




Quando nella mia mente ci sono troppi pensieri di solito inizio a camminare. Passo dopo passo mi allontano dalle ultime case del paese e mi tuffo nella campagna. Vicino a casa mia c’è un sentiero che si inoltra in mezzo ai campi e che si allontana sinuoso dalle ultime case abitate; si chiama “la via dei boschi” ed è lì che vado quando il rumore nella mia testa inizia a diventare invadente.

“Camminare è un gesto rivoluzionario, controcorrente, ma anche un bisogno profondo che torna a galla, vuol dire entrare in contatto con la terra che calpestiamo passo dopo passo e con la sua natura, a cui abbandonare i nostri sensi per farsi accogliere da lei in un abbraccio ristoratore e rigenerante.”
-Luca Gianotti-



Spesso la nostra velocità di vita poco si adatta al bisogno di silenzio e introspezione. Siamo sommersi da mille stimoli, re e regine del multitasking, ci sembra meritevole fare più attività contemporaneamente. Poi all'improvviso ci ritroviamo esausti e non siamo in grado di fermare la macchina infernale dei nostri pensieri. Sempre più spesso, nell’ultimo periodo, sento il bisogno di fondermi con la natura, di ascoltare il suo respiro e di lasciarmi rapire dalla sua bellezza. Il mondo a volte sa essere disarmante: il cielo con le stelle e i pianeti, le gocce di rugiada sull’erba bagnata, un fiore che si schiude al sole, una formica che trasporta una briciola di pane nella sua tana, le onde del mare che si infrangono sulla riva. In questi istanti desidero solo perdermi in esso e sentirmi parte del tutto.



“Mi siedo e, in silenzio, osservo il tramonto, oppure ascolto il rumore di un corso d’acqua, o semplicemente sento il profumo di un fiore. Nell’estasi del mio silenzio, attraverso la comunione con la natura, godo del palpitare eterno della vita, del campo della potenzialità pura e della creatività illimitata.”
-Deepak Chopra-



Con il piede giusto mi inoltro nel verde e mi ritrovo intera.


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