LIMITI NATURALI
Ieri
ero in macchina, stavo andando in montagna con la mia famiglia; vicino a me
c’era il libro che stavo leggendo e il
mio cellulare, compagni fedeli di ogni viaggio. Feci per prendere il libro ma
il mio sguardo venne catturato dai colori rosati del cielo e dalle sfumature
diverse di azzurro che si stagliavano all’orizzonte disegnando nel cielo i
profili delle montagne. Feci un profondo respiro, abbandonai la testa
all’indietro e decisi di godermi lo spettacolo senza fare assolutamente niente. Mi lasciai invadere dalla bellezza del
paesaggio e smisi per un po’ anche di pensare.
Tirai
un sospiro di sollievo e mi lasciai invadere dalla bellezza, respirandola fino
in fondo.
“Sapete, è geniale
questa cosa che i giorni finiscono. È un sistema geniale. I giorni e poi le
notti. E di nuovo i giorni. Sembra scontato, ma c’è del genio. E là dove la
natura decide di collocare i propri limiti, esplode lo spettacolo. I tramonti.”
(Cit.
Alessandro Baricco)
Viviamo
in corsa e a volte non ci rendiamo conto di quanto sia necessario fermarsi per
riacquisire forza, per riposare. Per fortuna c’è la natura a ricordarcelo e lo
fa ogni sera, quando la luce si manifesta nel suo ultimo palpito per poi
ritirarsi dietro alle montagne, lasciandosi cullare dai suoi dolci sogni.
“…E i colori del
giorno lentamente si sciolgono nel grigio e le cime delle montagne lontane
diventano sagome confuse di giganti accovacciati”
(Cit.
Khaled Hosseini)
La sera arrivò all’improvviso e io mi lasciai invadere da questo
momento di tregua. Chiusi gli occhi anch’io e mi addormentai, consapevole dei
limiti che la natura stessa mi aveva imposto.
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Copyright testo Laura Moscato
Foto reperita nel web
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