DOVE VANNO A FINIRE I CALZINI #4
RIASSUNTO PUNTATE PRECEDENTI:
Pinco e Pixi sono due calzini. Trascorrono le loro giornate su uno scaffale girevole in un negozio di abbigliamento. Dialogano tra loro attraverso il filo di plastica che li unisce. Un giorno la porta del negozio si apre e lo scaffale inizia a girare. Una grande mano afferra i due calzini e li mette in un cestinetto con una gonna viola e una collana di perle. Tutti si mettono a urlare spaventati. Sul nastro trasportatore, Pinco cerca di scappare saltellando giù. Ad un certo punto però la grande mano lo afferra, accidentalmente rompe l'etichetta che lo teneva legato a Pixi e Pinco si ritrova da solo per terra. Pixi viene messa in una borsa e portata via.
Pinco e Pixi sono due calzini. Trascorrono le loro giornate su uno scaffale girevole in un negozio di abbigliamento. Dialogano tra loro attraverso il filo di plastica che li unisce. Un giorno la porta del negozio si apre e lo scaffale inizia a girare. Una grande mano afferra i due calzini e li mette in un cestinetto con una gonna viola e una collana di perle. Tutti si mettono a urlare spaventati. Sul nastro trasportatore, Pinco cerca di scappare saltellando giù. Ad un certo punto però la grande mano lo afferra, accidentalmente rompe l'etichetta che lo teneva legato a Pixi e Pinco si ritrova da solo per terra. Pixi viene messa in una borsa e portata via.
EPISODIO 4
-DRILLO-
-DRILLO-
Mi nascosi dietro la gamba di un tavolo e cercai di riflettere sul da farsi. Avevo visto sparire Pixi dalla porta del negozio, avrei voluto correre da lei ma non sapevo neanche dove iniziare a cercarla. Mi raggomitolai nell’angolo e mi lasciai prendere dallo sconforto.
Le ombre intorno a me iniziarono ad allungarsi e quando riaprii gli occhi mi resi conto che il negozio era buio e silenzioso. Sotto la grande porta scorsi una lama di luce e mi diressi in quella direzione. Improvvisamente sentii un movimento furtivo dietro di me e mi girai di scatto con il cuore che mi martellava nel petto.
«Chi c’è? Chi si è mosso?» urlai a gran voce.
Vidi spuntare da sotto al bancone un essere tutto verde con una bocca enorme piena di denti bianchi, due occhioni blu, limpidi e luminosi.
Urlai alla vista di quell’enorme animale e cercai di fuggire via, ma poi, con un colpo d’occhio, mi resi conto che lui era un calzino come me e mi fermai immobile.
«Chi sei?» chiesi titubante.
«Io sono Drillo e, scusa, non volevo spaventarti.»
Squadrai il coccodrillo calzino e allungai la mia mano, sperando che quei denti aguzzi non me la mangiassero:
«Io sono Pinco e mi sono perso.»
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Copyright testo Laura Moscato
Foto reperita nel web
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