mercoledì 13 gennaio 2016

La felicità di una mamma



LA FELICITA’ DI UNA MAMMA
Racconto di Laura Moscato #5


Oggi ho avuto l’opportunità di parlare con la mamma di un bambino e una sua frase mi ha colpito: “Adesso che sono una mamma la mia felicità sono i miei figli”. Mentre lei continuava a raccontarmi di come corresse tutto il giorno per portare il figlio a calcio, a catechismo e a tutte le altre attività extrascolastiche senza più avere tempo per sè, nel silenzio della mia mente mi sono chiesta se tutto questo fosse giusto. La felicità di una mamma è sicuramente collegata a quella del figlio, ma forse impostare la propria vita sulla convinzione che sia sufficiente prendersi cura di qualcun altro per essere felice non è la strada giusta. 


È molto difficile per una mamma rendersi conto che il bimbo che ha nuotato nella propria pancia sia altro da sé. Per nove mesi questo bimbo si muoveva dentro di lei facendola trasalire, se appoggiava la mano sul ventre, il suo piedino iniziava a puntare proprio dove aveva la mano come per dirle “Mamma, ci sono, sono qui”. Dal momento in cui nasce, ogni bimbo però ha una sua identità ben distinta, un suo carattere, le sue preferenze e le sue necessità e non può essere considerato come un’appendice della propria persona su cui riversare i desideri e le aspirazioni che non si sono realizzati. Una mamma inizia ad amare davvero suo figlio quando si rende conto che sono due esseri distinti. 


Una donna non può pensare che rendere felice il proprio figlio possa essere sufficiente per lei. Crescere un figlio è complicato ma è anche molto appagante perché ci fa sentire indispensabili e importanti. Se un genitore si aggrappa però a queste sensazioni, tenderà a guardare al futuro con timore e preoccupazione, sperando nel suo cuore che il proprio bimbo possa non crescere mai. Il problema che prima o poi tutti i bimbi crescono, anche se i genitori non vogliono.

Io penso che una mamma dovrebbe aiutare il proprio bimbo ad affrontare il futuro con serenità e curiosità, lasciandolo libero di scegliere la propria strada, evitando di opprimerlo con le sue aspirazioni e i suoi desideri. Ogni giorno una mamma dovrebbe lottare per la propria felicità, dovrebbe dedicare del tempo a questa ricerca, ricordandosi che non è tanto la quantità del tempo che si dedica al proprio figlio ad essere importante, ma la qualità.

Nessuno può delegare la propria felicità a qualcun altro: neanche una mamma. 

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Copyright testo Laura Moscato
Foto reperita nel web

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