LEZIONI DI LIBERTÀ
Sabato pomeriggio. Io e mio figlio Simone siamo in cortile e all'improvviso si avvicina un gatto. Simone inizia a rincorrerlo e il gatto
scappa spaventato.
«Se tu vuoi avvicinarti ad un gatto» gli dico «lo devi fare
con calma, se no lo spaventi.»
Mio figlio fissa i suoi occhioni nei miei e fa un cenno di
assenso con la testa.
Il gatto passa di nuovo nel cortile e si corica vicino al
muretto. Simone si avvicina lentamente e riesce a sfiorargli il musetto con la
mano. Il gatto però si alza subito a inizia a camminare. Simone cammina dietro
di lui, con calma, evitando movimenti bruschi. Il gatto si volta, osserva il
bimbo e si lascia inseguire. Inizia una danza silenziosa e insieme i due
esplorano il cortile, imparando a rispettarsi l’un l’altro.
Io mi siedo sul muretto e mi limito ad osservarli. Ad un certo
punto il gatto si avvicina alla staccionata e cerca di attraversare dall'altra parte. Mio figlio cerca inutilmente di fermarlo.
«Il gatto è un essere libero, non puoi impedirgli di fare
ciò che vuole. Se ha voglia di tornare da te, torna da solo.»
Altro cenno d’assenso.
«Devi imparare a rispettare la libertà degli altri. Non si
può costringere nessuno ad accettare le nostre attenzioni. Anche tu non puoi
essere costretto; anche tu sei un essere libero.»
Mio figlio mi sorride e rivolge di nuovo lo sguardo oltre la
staccionata. Dopo un po’ sbuca di nuovo il gatto e si siede vicino a lui.
«Hai visto? Sei riuscito a conquistare la sua fiducia.» Mio
figlio mi sorride e inizia a giocare con le pietroline osservando, di tanto in tanto, il suo nuovo amico.
Mi allontano un po’ e li lascio soli. Il gatto continua a
leccarsi le zampe e mio figlio osserva le pietroline seduto per terra. Sono
tutti e due concentrati su un’attività diversa ma assaporano entrambi la
reciproca vicinanza.
“Lo scopo di una relazione è scoprire quale parte di voi
stessi vi piacerebbe che venisse allo scoperto, non quale parte di un altro potreste
catturare e trattenere.” Neal Donald Walsch
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