domenica 3 aprile 2016

Alla ricerca di un senso

ALLA RICERCA DI UN SENSO



In questi giorni è partita la prevendita del mio libro. Per mesi mi sono “affannata” nel trovare un modo per far conoscere al mondo il mio romanzo, sperando che qualcuno si lasciasse travolgere da quelle pagine, innamorandosene come era capitato a me. La strada dell’auto-pubblicazione è complicata, ma sono convinta che l’autore sia la persona più indicata per promuovere il proprio libro, nessun altro lo potrebbe fare meglio.

Bisognerebbe però avere uno spirito commerciale, cosa che io non ho. Mi è difficile anche solo pensare al mio romanzo come a un prodotto e penso che definirlo così sia estremamente riduttivo. Lì dentro, appiccicata tra una parola e l’altra, c’è la mia anima, la mia essenza più pura. Che cos'è un libro allora? Mi piace pensare che un libro sia una finestra su un mondo parallelo, un’entità soave che prende vita nel momento stesso in cui lo si pubblica, rendendolo immodificabile nella forma.
Non sempre però i libri si vendono come uno vorrebbe. Per giorni, vedendo i risultati della prevendita mi sono lasciata prendere dallo sconforto e dall'ansia. Ha senso scrivere quando poche persone leggono ciò che scrivi? Ha senso alzarsi ogni mattina prestissimo per avere tempo di sedersi di fronte al computer? Una è una scrittrice perché riesce a vendere i suoi libri? La risposta mi è arrivata all'improvviso, imbattendomi su questa citazione:

“Alla domanda perché continui a scrivere anche se non sei famosa, rispondo sempre: Non potrei mai smettere di respirare solo perché l'aria attorno a me è costantemente inquinata. Scrivere non è un lavoro, è un'esigenza, è un dolore, una gioia, è un dovere, è un lavorio dell'anima, è fantasia, è tragedia, è paura di soffocare.” (Cit. Roberta Canu)

Io sono una scrittrice perché sono felice mentre scrivo. I numeri non sono il mio forte e decido di dar loro meno attenzione, per concentrarmi sui lettori che decideranno di seguirmi, nonostante tutto.

Il mio libro ormai si trova in ogni formato che un lettore possa desiderare. Continuerò a cercare strade per farvi innamorare di esso,  ma smetterò di affannarmi. Io non sono un’esperta di marketing ma sono una scrittrice. Mi basta accarezzare i tasti del computer per sentirmi leggera e la gioia che provo in quegli istanti mi ripaga per tutto il resto.
Alla fine la scrittura è una ricerca di senso, non è nient’altro che questo.

Inizio a scrivere il mio secondo romanzo e lascio scivolare da me tutte le ansie che non mi appartengono, consapevole del fatto che uno debba essere semplicemente ciò che è, al di là di ogni convenzione e ogni aspettativa altrui.

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