venerdì 22 aprile 2016

Dove vanno a finire i calzini #18


DOVE VANNO A FINIRE I CALZINI  #18



RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

Pinco e Pixi sono due calzini. Trascorrono le loro giornate su uno scaffale girevole in un negozio di abbigliamento. Un giorno vengono accidentalmente divisi. Pixi viene catturata da una grande mano e portata in una casa a lei estranea. Questa è la casa di una ballerina e Pixi si ritrova indossata nel piede destro, la musica parte e la danza ha inizio. Pixi viene travolta da queste nuove sensazioni, inizia a sentirsi leggera e ad un certo punto si lascia andare, lasciandosi travolgere dal ritmo delle note. Le sue giornate trascorrono tra lavaggi, stendini e sessioni di ballo. Conosce Jack in uno di quei momenti in cui è stesa ad asciugare. Una sera vede una luce sotto l'armadio, si avvicina e sente una musica martellante. Facendosi coraggio entra. Jack la scorge e si avvicina e le da il benvenuto nel covo dei calzini scartati. I due diventano amici e ogni sera si incontrano al bancone del bar e iniziano a conoscersi, chiacchierando tutta la notte.

EPISODIO #18IL MARE


«La prima volta che attraversai il filtro lo feci per caso» mi raccontò Jack una sera «un lembo della mia stoffa era rimasto incastrato e io mi sentii trascinare verso il basso. Mi spaventai tantissimo; sembrava che le pareti della galleria mi volessero inghiottire, non riuscivo a respirare. Poi all'improvviso una corrente d’acqua mi spinse avanti e io mi ritrovai a galleggiare. Iniziai a guardarmi intorno e l’ansia dentro di me diminuì e incominciai a chiedermi dove fossi finito. Non ebbi il tempo di trovare una risposta, che la galleria terminò e io caddi nel vuoto. Mi ritrovai in una pozza d’acqua, il sole brillava alto nel cielo e io sconvolto osservai ciò che mi circondava. Intorno a me c’era una grande distesa di sabbia che si tuffava in acqua. Muri d’acqua si alzavano impetuosi per poi infrangersi sulla spiaggia, trascinando con sé tutti i sassolini che incontravano. Quella fu la prima volta in cui vidi il mare.»
«Il mare? Ricordo che nel negozio in cui sono nata c’era, proprio di fronte allo scaffale girevole, una grande fotografia del mare. Sembrava magnifico!»
«Lo è davvero, sai? Magnifico e terribile allo stesso tempo. Trovarti di fronte al mare ti fa sentire piccolo e indifeso. Ti trovi davanti ad una forza immensa, che non ha paragoni rispetto a nient’altro. Io quella volta rimasi lì ad osservarlo, cercando di capire quant'era grande. Solo che non c’era modo di scoprirlo, non si vedeva la fine da nessuna parte. “Non la vedrai la fine”mi disse una voce dietro di me. Mi ricordo che mi voltai di scatto e che vidi, seduto su un muretto, uno strano essere: il suo corpo era formato da tre gomitoli di diverso colore, le sue gambe penzolavano nel vuoto e il suo sguardo era rivolto all'orizzonte e brillava di una luce particolare. “Scusa non mi sono presentato: io sono Sam, il guardiano del faro.” E fu così che incontrai il mio più grande maestro.»

Nessun commento:

Posta un commento