lunedì 7 novembre 2016

Il filo magico delle storie

IL FILO MAGICO DELLE STORIE



Quando inizio a scrivere una nuova storia mi siedo davanti al computer, osservo lo schermo e timidamente mi abbandono al mio viaggio interiore. La storia non nasce però in quell’istante ma si impone tra le trame dei miei pensieri nei giorni precedenti e non lascia l’assedio fino a quando io non decida di raccontarla.

Scrivere diventa per me un atto di resa che risponde all’esigenza irrefrenabile di comunicare, insita in ogni essere umano. A volte ho la sensazione che questi racconti esistano già all’infuori di me e che io debba solo riprendere il filo per narrarli. È come se, nelle profondità del mondo,  ci fosse un grande calderone in cui ribollono tutte le storie. Lo scrittore richiama con la sua mente un piccolo particolare e questo inizia ad attorcigliarsi e diventa un filo sottilissimo; a quel punto si deve solo tirare delicatamente e la storia si mette a posto da sé.


…Forse scriviamo per mettere ordine in questo calderone e per ritrovare un filo che ci connetta a tutti gli altri.

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