DOVE VANNO A FINIRE I CALZINI #11
RIASSUNTO PUNTATE PRECEDENTI
Pinco e Pixi sono due calzini. Trascorrono le loro giornate su uno scaffale girevole in un negozio di abbigliamento. Dialogano tra loro attraverso il filo di plastica che li unisce. Un giorno la porta del negozio si apre e lo scaffale inizia a girare. Una grande mano afferra i due calzini, accidentalmente rompe l'etichetta che li teneva legati. Pixi viene messa in una borsa e portata via. Si ritrova in una nuova casa, con altre calze una diversa dalle altre. All'improvviso Pixi viene catturata da una grande mano, indossata nel piede destro, la musica parte e la danza ha inizio. Pixi viene travolta da queste nuove sensazioni, inizia a sentirsi leggera e ad un certo punto si lascia andare, lasciandosi travolgere dal ritmo delle note. Le sue giornate trascorrono tra lavaggi, stendini e sessioni di ballo. Conosce Jack in uno di quei momenti in cui è stesa ad asciugare. Le vecchie calze cercavano di spaventarla con i loro racconti sul filtro trituratore della lavatrice, Jack cercò di rassicurarla dicendole che il filtro non era altro che un passaggio per mondi paralleli.
EPISODIO 11#
IL COVO DEI CALZINI SCARTATI
La notte seguente notai delle luci strane provenire dalla porta dell’armadio. Titubante mi avvicinai e appoggiai l’orecchio alla porta per sentire meglio. Una musica ritmata e allegra mi raggiunse e io rimasi ad ascoltarla, chiedendomi cosa stesse succedendo. Provai a spingere la porta e il mio cuore ebbe un sussulto quando mi accorsi che era solo accostata. Con passi silenziosi e vigili entrai e ciò che vidi mi sconvolse. Decine di calzini ballavano al centro della stanza, alcuni erano seduti sulle maglie a chiacchierare, altri erano in piedi, appoggiati alle gambe dei pantaloni con un drink in mano.
«Buonasera Pixi.»
Mi voltai di scatto e vidi che vicino a me c’era Jack che mi sorrideva allegro.
«Vedo che alla fine ce l’hai fatta a scoprire il nostro segreto! Benvenuta nel Covo dei calzini scartati» mi disse guardandomi negli occhi.
«Il Covo dei calzini scartati? Vuoi dire che qua ci sono tutte le calze sinistre?»
«Sì, anche qualche calza destra in realtà. Il nostro è un club aperto» mi disse trascinandomi in mezzo alla pista.
Io ancora sconcertata lo seguii e sussultai quando le sue braccia mi strinsero a sè. Iniziammo a ballare in mezzo alla mischia e per alcuni istanti mi lasciai andare a quel contatto. Il profumo del suo dopobarba mi penetrò nelle narici e mi inebriò lentamente, lasciandomi stordita e confusa.
«Lo vuoi un drink? Qui fanno degli ottimi shake esotici.»
Io annuii lentamente con la testa e lo seguii in direzione del bar. Ci sedemmo su dei gomitoli di lana colorati e posti uno di fronte all’altra iniziammo a scrutarci.
«Oggi è un giorno importante. Stiamo festeggiando Pedro che domani farà il grande salto.»
«Cioè?»
«Attraverserà il filtro per raggiungere un mondo parallelo a questo.»
Io sgranai gli occhi e dissi:
«Ma partirà da solo?»
«Bhè, io lo aiuterò nel passaggio. Sono un traghettatore di calzini.»
«Un che?»
«Un traghettatore di calzini. Aiuto i calzini che vogliono partire e quelli che vogliono tornare. Li aiuto ad attraversare il filtro. Io l’ho fatto tatto volte e ormai sono un esperto.»
Mille domande iniziarono ad accavallarsi nella mia mente ma non ne feci nemmeno una. Continuai ad osservare Jack in silenzio, lasciando trapelare dal mio sguardo tutta la mia confusione. Lui mi sorrise con uno sguardo enigmatico:
«Vieni, andiamo di nuovo a ballare.»

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